IL LEGNO NEI CANTIERI? UNA FONTE DI REALIZZO
Gandini Meccanica nasce nel 1957 dalla volontà di Carlo Gandini, con lo scopo di realizzare attrezzature agricole. Quest’impresa mantovana, con sede a Guidizzolo, negli anni si evolve, affermandosi con grande successo sul mercato delle cippatrici e dei biotrituratori divenendone leader tra le ditte costruttrici. Dopo 40 anni di presenza sul mercato, spesi in continua sperimentazione e messa a punto di nuove tecnologie, oggi Gandini Meccanica dispone di circa 60 modelli di cippatrici, con potenze da 20 a 800 hp, e di una ventina di biotrituratori, di potenza compresa tra 20 e 400 hp. Affermarsi anche nel settore edile e del noleggio è la sfida che l’azienda ha da qualche tempo intrapreso. Come sostiene Giorgio Gandini, uno dei soci titolari, «ampliare il parco macchine aziendale è una strada sicura per implementare anche il reddito. Soprattutto se le attrezzature in questione hanno, come le nostre, un doppio vantaggio: fornire il servizio di taglio e triturazione di materiali legnosi e di scarto regolarmente reperibili in cantiere e restituire all’utilizzatore un prodotto oggi fortemente richiesto e ben remunerato dal mercato delle energie da fonti rinnovabili: il cippato». Uno dei punti forti delle macchine Gandini, facilmente agganciabili ad attrezzature edili leggere quali escavatori e pale gommate, è proprio la versatilità del luogo di utilizzo. Esse, infatti, possono essere impiegate fruttuosamente nei cantieri forestali e agricoli, così come in quelli edili e in tutti quegli ambiti civili e urbani che implicano la manutenzione degli spazi verdi e la cura delle aree pubbliche e private, zone spesso gestite anche da macchinari presi a nolo dalle imprese preposte.
MERCATO ESTERO, INVESTIMENTI E ORGANIZZAZIONE INTERNA EFFICIENTE.
COSÌ SI VINCE SUL MERCATO.
Dal 2000 Gandini Meccanica è gestita dai fratelli Giorgio e Gianni, il primo si occupa della parte direzionale, amministrativa e commerciale, mentre il secondo di quella produttiva e tecnica. Gandini Meccanica da sempre opera in comparti in cui la produzione non spicca per i grandi numeri ma in cui la parte tecnologica, l’esperienza, l’affidabilità e il valore del prodotto rappresentano il plus del prodotto. Quattro sono i punti saldi che caratterizzano l’azienda: qualità, post-vendita (con assistenze, manutenzioni e campagne preventive ad hoc nei periodi estivi), la continua disponibilità di tutti i prodotti a magazzino e la comunicazione sempre aperta tra costruttore, rivenditore e utilizzatore. Queste sono le linee guida su cui si fonda e opera l’azienda. Questo è il presente ma quali sono le strategie aziendali future? Ci risponde Gianni Gandini co-titolare insieme al fratello Giorgio dell’azienda mantovana.
Stiamo investendo molto nelle energie rinnovabili e stiamo allargando la sede per razionalizzare la prototipizzazione e aumentare la qualità delle macchine. Ma il grosso lavoro oggi è a livello commerciale. Ci piacerebbe per questo instaurare partenariati e collaborazioni con altre aziende costruttrici che abbiano reti distributive e una pressione commerciale superiori alle nostre e che possano aiutarci a implementare questo settore. Continueremo inoltre a investire in ricerca e sviluppo, perché vogliamo dare al mercato attrezzature affidabili, durevoli e con al loro interno concetti innovativi che normalmente non si incontrano nelle altre produzioni.
Si parla tanto dei cosiddetti «mercati emergenti» e non che in questo momento di crisi tengono in piedi tante nostre aziende, per voi che quota rappresenta il mercato estero? La distribuzione dei nostri prodotti avviene per l’80% all’estero, e il nostro continente di riferimento per ora rimane l’Europa (Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna e alcuni Stati dell’Est); per il resto siamo presenti negli Emirati Arabi, in Tunisia, in Marocco e in una piccola parte dell’America Latina, dove vorremmo espanderci. La distribuzione estera è affidata a importatori che lavorano in esclusiva per noi nei vari Stati: essi gestiscono il mercato e si occupano di effettuare pubblicità, marketing, fiere, assistenza post-vendita, magazzino ricambi e magazzino prodotto finito.
E per quanto riguarda l’Italia? Siamo sicuramente più presenti al Nord, zona in cui si riscontra una maggior cultura della cura del verde, così come in molti Stati nord-europei. In generale, però, in Italia (come in altri Paesi del Sud Europa), spesso si arriva alla conoscenza delle nostre macchine, e si procede alla gestione del verde, quasi per obbligo, e solo in un secondo momento si scopre che la cippatrice è economica perché fa risparmiare parecchio tempo in cantiere e fornisce un prodotto che è un’ottima fonte di reddito.
da NOLEGGIO AGRICOLTURA di Laura Turrini (ottobre 2011)